La mia esperienza da imprenditrice digitale: fallimento, rebranding e successo

Il 3 Gennaio del 2022, esattamente un anno fa, ho aperto la partita IVA e ho iniziato il mio viaggio da imprenditrice. 

Solo a ripensarci mi vengono i brividi… 

Avere la mia attività era un sogno che portavo dentro di me dall’adolescenza e sapere che dopo tanti sacrifici, paure e ripensamenti alla fine ci sono riuscita mi emoziona davvero tanto! 

Un anno dopo, posso dirti che il 2022 è stato molto sfidante, mi ha messo alla prova a livello personale e professionale, mi ha fatto crescere così tanto in così poco tempo come nessun’altra esperienza sarebbe stata capace di fare! Sono davvero fiera di me stessa, del lavoro che ho fatto dentro di me e che oggi mi fa dire “Brava Jessica, alla fine ci sei riuscita!” 

Sicuramente a livello professionale l’evento che è stato il punto centrale dell’anno appena trascorso è stato il mio rebranding, te l’ho raccontato in questo articolo. Il rebranding mi ha portato a fare delle scelte importanti, ha compromesso la mia situazione economica perché avevo pochi guadagni e tante spese, ma allo stesso tempo mi ha fatto fare sold-out dei miei servizi, Nymphaea e Afrodite, ad un solo mese dal lancio! 

Alla fine ogni sacrificio è stato più che ripagato! In questo 2023 riparto con un’attività che mi rappresenta, che mi piace e che piace, che mi permette di dare valore alla mia offerta e soprattutto che fa comprendere la cura che desidero mettere in ogni progetto. Lavorare all’immagine e alla struttura di altre attività è un lavoro di grande responsabilità, è come prendersi cura di un cucciolo appena nato, richiede amore e dedizione

Possiamo dire che i punti chiave con i quali mi sono “scontrata” nel 2022 sono stati:

  • La mentalità imprenditoriale
  • Il rapporto con il denaro
  • Il fallimento
  • Il successo

Te li presento uno ad uno e ti svelo come li ho superati!

Cosa vuol dire avere una mentalità imprenditoriale?

Prima di iniziare questo mio progetto imprenditoriale avevo letto tanto e fatto percorsi di coaching per sviluppare la tanto rinomata “mentalità imprenditoriale“. 

Pensavo di sapere tutto e invece mi sono ritrovata a non sapere niente… o meglio, sapevo la teoria, ma mi mancava la pratica! 

Passare da dipendente a imprenditrice non è stato semplice! Ho dovuto rivedere completamente il mio modo di pensare, di gestire il tempo e lo spazio, il rapporto con il denaro e il rapporto con le persone. 

Gestire il tempo credevo sarebbe stata la cosa più semplice. Sono una persona precisa ed organizzata e, per qualche ragione inspiegabile, anche nei momenti più complessi riesco sempre a rispettare le scadenze facendo un buon lavoro. Ma da imprenditrice non ho orari, potrei lavorare potenzialmente 24h al giorno e nessuno mi direbbe nulla oppure potrei non lavorare affatto per giorni o settimane. 

Per questo è stato essenziale creare una routine cucita addosso alla mia persona e ho scoperto che:

  • La mattina desidero svegliarmi con calma tra le 8.00 e le 8.30 ed iniziare a lavorare alle 9.30
  • Preferisco lavorare di sera piuttosto che di pomeriggio (sono sempre stata un animale notturno) 
  • Adoro lavorare di sabato perché posso concentrarmi sui progetti senza essere distratta da email e messaggi
  • Al contrario non lavoro mai di domenica, perché è il mio giorno di stop 
  • Il venerdì mi sistemo sempre agenda e appuntamenti della settimana successiva e, per qualche motivo che non riesco ancora a spiegarmi, è la giornata in cui ricevo più mail e messaggi. 

Sapere tutto questo ed esserne consapevole ha fatto la differenza nella gestione quotidiana del tempo!

Perchè è importante delegare

Un altro aspetto sul quale ho dovuto lavorare tanto è stato capire l’importanza di avere intorno a me persone a cui poter delegare, così da lasciare andare quello che qualcun altro sa fare meglio. E in questo il rebranding è stato essenziale.

Attraverso i miei errori e la consapevolezza che sviluppare un progetto imprenditoriale di qualità da soli è impossibile, ho cominciato a vedere il mio business non più “solitario” ma come un progetto che potevo e dovevo condividere con persone simili a me con le quali condivido visione e valori. 

In questo anno ho visto i vantaggi che genera delegare, i dati lo dimostrano, il fatturato anche, ma soprattutto il risultato finale, curato in ogni dettaglio.
Ora posso dire di avere un brand in cui ogni piccola parte è stata curata da professioniste stupende che fanno parte del mio team di lavoro, che sono diventate persone di fiducia e in alcuni casi anche amiche strette con cui condividere la quotidianità.

Insomma, fare business da soli non è un’opzione!

Perchè i fallimenti lavorativi sono importanti per crescere

Capire tutto questo, però, non sarebbe stato possibile se alla mia porta non si fosse presentato lui, il fallimento. 

La sensazione di non farcela, di fallire e dover rinunciare a quel sogno che avevo in mente si è fatta sentire in più di un’occasione e mi ha portata a mettermi spesso in discussione.
Diciamo pure che mi sono messa talmente tanto in discussione che ho deciso di rifare da zero l’intera attività (sì, mi sono fatta prendere la mano). 

Devi sapere che per natura sono una persona molto introspettiva, che tende a fare grandi trasformazioni e questo mi porta, nel momento in cui sento che qualcosa non sta funzionando come deve, a focalizzarmi molto sul problema per risolverlo in via definitiva (o almeno questo è quello che mi auguro!).

Nonostante provare queste sensazioni non sia piacevole, credo che nulla accada per caso. Al contrario, nel bene e nel male, tutto ha un suo perché, sta a noi comprenderlo e capire che cosa ci vuole dire quell’avvenimento. E soprattutto ogni cosa può rappresentare una fonte di crescita, in primis come esseri umani.

Grandi fallimenti portano a grandi cambiati e trasformazioni che ci fanno sentire diversi e probabilmente migliori di come eravamo.

Un rebranding di successo

Come il fallimento, anche il successo, la sensazione di essere nella direzione giusta, gioca un ruolo fondamentale o almeno è stato così per me.

Mentre ero nel pieno del rebranding ho cominciato ad avere quella sensazione che questa volta ero nella direzione giusta: stavo creando qualcosa di magico e autentico!
Questa sensazione me la sono portata dietro per mesi e sapevo che tutto sarebbe andato nel migliore dei modi se avessi messo tutta la mia energia lì, sul mio progetto che stava prendendo vita.

Insieme a queste emozioni positive, però, c’era anche la paura che fosse tutto frutto della mia fantasia, dell’entusiasmo del momento… Poi l’8 Ottobre, al momento del lancio del nuovo sito, ho sentito le parole di chi mi seguiva, ho letto ogni splendido messaggio, la mia agenda ha cominciato a riempirsi di appuntamenti e vedevo un preventivo dopo l’altro essere accettato. 

Lì ho avuto la conferma che quella sensazione non era solo una mia fantasia!

Un rebranding efficace porta risultati inaspettati

Da quel momento hanno cominciato ad innescarsi una serie di eventi completamente inaspettati, opportunità di crescita personale e professionale, nuove realtà da poter aiutare attraverso il mio lavoro.
Così ho vissuto gli ultimi mesi del 2022 felice: felice delle persone che hanno deciso di affidarsi a me, felice dei progetti ai quali ho lavorato, felice di aver imparato tanto da questa prima tappa del viaggio.

Un grande successo, completamente inaspettato, è stato il diventare docente di design per una società di formazione per privati e aziende. Diventare docente era uno dei miei obiettivi da qui a 5 anni e quando è arrivata questa opportunità l’ho colta al volo e non avrei potuto essere più soddisfatta di così.

É importante far capire ai designer del futuro che il nostro lavoro è molto più di un disegnino, fargli capire che essere designer (bravi designer) è un lavoro di responsabilità e richiede cura e rispetto per ogni progetto. Dietro questo lavoro meraviglioso c’è molto di più di quello che si può immaginare!

Il rapporto con il denaro quando si passa da dipendente a imprenditore

In tutto questo credo che una delle cose più difficili che ho dovuto imparare sia stata la gestione del denaro. Ho vissuto mesi (soprattutto la prima parte dell’anno) senza incassare un euro e alla fine mi sono ritrovata ad incassare migliaia di euro al mese.

Ma andiamo con ordine…

Non ho mai avuto un cattivo rapporto con il denaro, anzi sono sempre stata una ragazza parsimoniosa che sapeva gestire bene le sue entrate a prescindere che fossero grandi o piccole.

Però fino a Dicembre 2021 avevo uno stipendio fisso tutti i mesi, i soldi che guadagnavo erano tutti miei e li potevo spendere/investire come meglio credevo. Da Gennaio mi sono scontrata con la dura realtà che per i liberi professionisti questo discorso non ha più alcun tipo di senso.

Inizialmente, mi ero fatta tutto un piano di entrate con un guadagno ideale mensile, come se fosse uno stipendio vero e proprio, ma già a Febbraio mi sono resa conto che con questo approccio non sarei andata molto lontano.

A conferma di questo, per mesi non ho avuto entrate e sono stata costretta a vivere con quello che avevo e non vi nego che non è stato un periodo semplice. In più tutto quello che guadagnavo lo stavo investendo per trasformare il mio brand in quello che vedi oggi.

Ho compromesso la mia situazione economica e fiscale e con questo ho dovuto fare i conti per tutto l’anno. Ora la situazione possiamo dire che si sia ripristinata, ma tutto questo mi ha fatto capire che:

  • Per un imprenditore è importante considerare un fatturato su scala annuale: non importa se gli incassi entrano a Gennaio o a Marzo, l’importante è vederli a livello generale.
  • Di conseguenza, tutte le spese fisse vanno gestite su scala annuale: questo ci permette di accantonare tutto quello che serve per coprire le spese fisse e ci aiuta a capire quanto deve essere il nostro fatturato minimo.
  • E a proposito di fatturato: netto e lordo sono due cose molto diverse. Per questo imparare a fare i prezzi giusti per lo stile di vita che desideriamo avere è fondamentale per vivere in modo dignitoso, in pace con noi stessi e con gli altri.
  • Le tasse vanno accantonate subito: non sono soldi nostri, non ne possiamo usufruire. Prima si ha questa consapevolezza e meglio si sta, inutile lamentarsi di quanto siano alte le tasse in Italia, tanto la situazione non cambierà in qualche giorno (non è cambiata in anni!!).

In realtà, ci sarebbero ancora tante altre cose che vorrei dirti ma per il momento mi fermo qui altrimenti questo articolo diventa infinito. Ma sappi che il tema del denaro e della vendita è qualcosa che voglio approfondire bene qui sul blog in questo 2023. Credo sia arrivato il momento di lavorare sulle proprie insicurezza personali!
A tal proposito, per non perderti i miei prossimi articoli, iscriviti alla mia newsletter. Ti aspetto!

I MIEI OBIETTIVI PER IL NUOVO ANNO

Da questo 2023 mi aspetto grandi progetti ed opportunità e farò quel che serve per raggiungere i miei obiettivi (che devo dire sono piuttosto ambiziosi e sfidanti).

Mi piace mettermi alla prova e capire fino a che punto posso arrivare!

Sicuramente vorrei:

  • Viaggiare tanto 
  • Dedicarmi di più alla cura di me stessa
  • Uscire di più e partecipare ad eventi e occasioni di incontro 
  • Studiare e leggere di più, ho bisogno di appassionarmi e scoprire cose nuove per stimolare la mia creatività
  • Lanciare un nuovo servizio che sarà IL SERVIZIO dell’anno, anzi degli anni a venire. Curiosa di scoprirlo? Iscriviti alla lista d’attesa che trovi qui 
  • E divertirmi a sviluppare e creare business meravigliosi!

Quali sono i tuoi buoni propositi e obiettivi per il nuovo anno? 

 Se tra questi c’è lavorare insieme, compila questo breve questionario e iniziamo a conoscerci.

Ti mando un abbraccio,
Jessica

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  1. Il bilancio dei miei obiettivi di business per il nuovo anno e review di fine anno - Jessica Astolfi - Brand designer olistica e Art director - […] Non so tu, ma se mi guardo indietro mi sembra incredibile come si siano potute realizzare tutte le cose…

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Jessica Astolfi - Brand designer e mentor per solopreneur

SONO JESSICA, BRAND DESGINER OLISTICA & ART DIRECTOR

Realizzo identità visive per imprenditrici del benessere, in particolare operatrici olistiche e coach, che vogliono costruire un personal brand autorevole che generi armonia interiore ed esteriore.

Il mio desiderio è aiutarti a comunicare il valore dell’esperienza che offri attraverso i tuoi percorsi e prodotti, così da permetterti di entrare in profonda connessione ed empatia con la tua audience.